lunedì 29 settembre 2014

Aromaterapia nell'antichità

 Gli Oli Essenziali,riscoperti negli ultimi decenni come elementi dalle molteplici capacità curative utili per inalazione o per i massaggi proposti nelle SPA e nei centri benessere, sono adoperati sin dall’antichità per le loro virtù terapeutiche.
Gli antichi egizi furono il primo popolo nella storia ad usarli quotidianamente per i loro bisogni fisici e spirituali, nei rituali religiosi, di bellezza e ad uso medico.
Il popolo Egiziano usava Oli Essenziali ed erbe per curare la pelle, per il massaggio del corpo, per pulire le impurità fisiche ed allontanare le malattie. Pensa che la tomba del re Tutankhamon conteneva 50 anfore, dentro alle quali erano accumulati circa 350 litri di oli essenziali!
L'uso di essenze ed oli aromatici si duffusero poi tra gli antichi greci ed i romani. Dai romani, l'uso delle piante passò in Gran Bretagna.
 Lo scritto più antico che riguarda le piante proviene dall'Inghilterra e risale al XIII secolo.

 l trattato sulle erbe di Nicholas Culpeper fu scritto nel 1652; nell'opera si descrivono  le proprietà curative delle piante.


Nel XIX secolo i chimici cominciarono a produrre oli essenziali artificiali, molto meno costosi rispetto all'antichità, utili per profumare ma non come rimedi curativi. 
Con lo sviluppo della chimica , si cercò anche di produrre sostanze artificiali che potessero avere proprietà curative, arrivando a dimenticare le piante e le loro virtù.
All'inizio del XX secolo si determinò un rinnovato interesse per prodotti e trattamenti naturali, anche per ovviare ai frequenti effetti collaterali.
Gattefosse, fu un chimico, che tra i primi scrisse un trattato moderno sull'aromaterapia sugli oli essenziali scoprendo per caso gli effetti miracolosi dell'olio essenziale di lavanda sulle scottature.

Ippocrate,460a.C

Ippocrate,460a.C

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