Iperattivo, distratto, oppositivo, disturbatore: il bambino adhd è sempre più una presenza imponente nella scuola. Negli ultimi anni l'attenzione medica per la "cura " dell'ADHD si è focalizzata sull'adozione di terapie farmacologiche mirate alla riduzione dei fastidiosi sintomi, ma contraddistinte da molteplici effetti collaterali : cardio, epato tossicità. La ricerca farmacologica si è concentrata poi sull'utilizzo di preparati a base di atomoxetina, psicostimolante con effetti collaterali minori.
I bambini sono entità in evoluzione, sensibili alle molteplici stimolazioni ed influenze ambientali e familiari, e compito dell'adulto è preservare al massimo la loro integrità psico-fisica.
Garantire il benessere futuro dei bambini è un dovere
primario e ogni nostro potere decisionale dev’essere regolato da
un’attenta valutazione dei costi e dei benefici che derivano dalle
nostre scelte. E poiché tanti farmaci poi così perfetti non
sono, forse occorre fermarsi a riflettere sulla possibilità di percorsi
di cura alternativi, che esistono e funzionano, anche se non hanno
ancora trovato piena espressione e diffusione nel pensiero comune.
L’ importanza dell’ alimentazione nell’ ADHD
I comportamenti legati all’impulsività e all’irritabilità potranno inoltre essere meglio modulati con l’assunzione di magnesio, senza il quale le cellule cerebrali diventeranno eccitabili e reattive: tale minerale, infatti, ha un ruolo fondamentale nella trasmissione dell’impulso nervoso. Non dimentichiamoci, poi, l’importanza dello zinco, della vitamina C e delle vitamine del gruppo B,
che concorrono, insieme al magnesio, a una vasta serie di
trasformazioni enzimatiche necessarie ad un ottimale funzionamento
psico-fisico.
Testimonianze
Riporto una sintesi di un articolo del Dott Scott Saunders,
direttore dell’Integrative Medicine Center di Santa Barbara, pubblicato
sul portale “Scheknows”:
Nel corso degli ultimi anni, il disturbo da deficit di attenzione
(ADD) e il deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sono diventati
dei temi importanti nei media.
Alcune persone sostengono che questi disturbi siano una condizione
fittizia che le aziende farmaceutiche utilizzano per fare soldi. Scott
Saunders ritiene che i disturbi ADD / ADHD meritino attenzione medica,
ma che ci siano dei trattamenti che non sono prescrizioni
farmacologiche.
La storia di Katie raccontata da Saunders
“Katie era una ragazzina con i capelli rosso fiamma e piena di
lentiggini. Sua madre l’ha portata nel mio ufficio, perché il suo
insegnante si lamentava che Katie picchiava i suoi compagni e non
riusciva a rimanere seduta nella sua sedia durante il tempo della
lettura. L’insegnante ha detto alla madre di Katie di portarla dal
dottore e farle prescrivere dei farmaci per l’ADHD. Sua madre voleva
vedere se vi erano altre alternative, perchè non le piaceva l’idea di
dover utilizzare anfetamine per calmare la sua bambina.
Durante gli esami, abbiamo scoperto che Katie reagiva quando era
ansiosa. Abbiamo cominciato con gli integratori alimentari, tra cui
l’olio di pesce, la colina e la fosfatidilserina, che contribuiscono a
trattare l’ansia e i disturbi ossessivi compulsivi e può calmare i
bambini.
Abbiamo cambiato la sua dieta in modo tale da farle mangiare solo cibi
biologici, in particolare frutta fresca, verdura, uova biologiche e
carni.
Due settimane dopo, Katie era una bambina diversa, dormiva meglio e i
suoi insegnanti pensavano che fosse stata iniziata la terapia col
farmaco”.
Approccio olistico all'ADHD
Il trattamento ADD / ADHD olistico è un processo multi-step. Per
iniziare, bisognerebbe evitare completamente le tossine che
contribuiscono a questa situazione. Dal momento che è difficile sapere
quale tossine potrebbero essere le colpevoli, si consiglia di evitarle
tutte.
Le tossine più comuni sono:
- I dolcificanti artificiali
- Caffeina
- Zucchero / mais dolce / sciroppo / dolcificante
- MSG
- Colorazione artificiale
- Cibi allergizzanti (latte, frumento, alimenti OGM, ecc)
Una volta che un bambino è libero da queste tossine, è il momento di
fare in modo che venga adeguatamente nutrito. Una dieta a base di
alimenti naturali e biologici è la migliore. Una volta che una dieta di
base è stata messa in atto, si lavora con il genitore con integratori
appositi per l’attenzione.
Di solito, questi integratori sono colina, inositolo, Omega3 ad alta
concentrazione (n.d.r.) e fosfatidilserina, che aiutano a calmare
naturalmente il cervello.
Nonostante questi cambiamenti nella dieta, il cervello continuerà a
seguire modelli familiari fino a quando non viene reindirizzato.
Ecco
perché è importante:
- Incoraggiare un riposo regolare.
- Limitare il tempo allo schermo (giochi per computer, video, palmari, televisione, film, ecc) a un’ora al giorno.
- Incorporare integratori calmanti nella routine quotidiana mescolando
un cucchiaio di lecitina in una tazza di succo tre volte al giorno e far
assumere tre cucchiai di lievito di birra al giorno.
E’ sicuramente utile ricordare che l’intrattenimento passivo non aiuta
il cervello a concentrarsi. Per questo motivo, bisogna incoraggiare il
bambino a leggere e partecipare a giochi attivi e attività per
l’intrattenimento costruttivo.