Questa è la storia di Veronica, una donna messicana, violinista, innamorata della musica che non ha mai abbandonato, neanche nei momenti peggiori. Veronica dopo aver scoperto di avere il cancro, si sottopone a ben 11 cicli di chemioterapia,ma nonostante la cura, rimangono importanti metastasi a fegato e polmoni.L'oncologia ufficiale, non ha dato molte alternative a Veronica, e così decide di fare di testa sua, così descrive il suo percorso:
"Durante la chemio ero ingrassata 15 chili. Per combattere la nausea
mangiavo pasta e tanti spuntini con il pane. Ho cominciato a eliminare
le farine raffinate e lo zucchero. Non solo: anche carne e latticini.
Sono sempre stata golosa, mettevo due cucchiaini di zucchero nel caffè,
ne bevevo tre o quattro, quindi ho tolto gli otto cucchiai di zucchero
al dì. Spesso prendevo anche una Coca cola, con la scusa della pressione
bassa. Facevo colazione con la brioche. A pranzo mangiavo pasta e la
sera, molte volte, una tazza di latte, sempre con brioche. E siccome
consumavo poca carne, ero convinta di mangiare bene…”.
Da dove ha preso questa consapevolezza? Veronica, si è imbattuta in un libro sull'alimentazione illuminante, sconvolgente : "The China Study di Colin Campbell e David Schreider.
"Ho quasi eliminato le proteine animali, ogni tanto il pesce azzurro o
pochissima carne usata come condimento. Ho sostituito la pasta bianca
con grandi piatti di riso e quinoa. Preparo il pane in casa (uso la
macchina che impasta e cuoce) con farine biologiche e integrali al 100%,
alterno avena, grano, segale. Vi aggiungo semi, lino, zucca o
girasole”.
La colazione?
“Trenta minuti prima di mangiare prendo l’ascorbato di potassio,
adatto a contrastare l’acidità del corpo che è il terreno fertile del
cancro. Poi inizio con una tazza di tè verde. Quindi caffè e latte
vegetale (avena, farro, miglio, mandorle, riso), sul pane spalmo
marmellata biologica senza zucchero o miele di agave che ha il pregio di
non alzare la glicemia. Poi tanta frutta secca, noci, nocciole,
anacardi. A metà mattina bevo un litro di centrifugato (sedano,
finocchio, carote, frutta, quello che ho, con aggiunta di zenzero,
potente anti-infiammatorio), un giorno vi aggiungo una bustina di
glutatione in polvere (catena di aminoacidi antiossidanti), un altro
l’aloe o le bacche di goji”.
Il pranzo?
“Cerco di variare il più possibile i cereali, quasi mai la pasta
bianca. Condisco i piatti come farei con la pastasciutta, pomodoro,
verdure o erbette e spezie. Provo a inserire la curcuma dappertutto. Da
messicana cucino volentieri fagioli e tortillas di mais. Tutti i giorni
un’insalata di verdure crude e semi”
La cena?
“Zuppe di legumi, minestroni, passati, tortini di verdure o il latte.
Ma, quest’ultimo, solo vegetale e con cereali non zuccherati
industrialmente: fiocchi d’avena con un po’ di miele d’agave e
cannella”.
In questo modo le sono scomparse 4 metastasi, dopo quanto tempo?
“Sono sparite completamente dopo un anno di alimentazione sana. Ma,
come dicono i medici, non si può sapere se questo è stato l’effetto
ritardato della chemio o un miracolo. Colin Campbell ha una spiegazione scientifica: per lui sono riuscita ad affamare le cellule del mio cancro e a impedirne la proliferazione”.