I Pro e contro della bottiglia e del rubinetto
L’acqua di rubinetto
• può essere trattata e disinfettata
• può avere caratteristiche identiche all’acqua di bottiglia
• non ha problemi di cessione di sostanze dai contenitori
• ha un basso costo, molto inferiore a quella in bottiglia
• ha un basso impatto ambientale in quanto non è distribuita e non trasportata
• non ci sono contenitori da smaltire
L’acqua in bottiglia
• è pura all’origine, non viene mai trattata
• non contiene residui di disinfezione (cloro e derivati)
• può avere proprietà utili per la salute ed essendo imbottigliata è possibile scegliere quella più idonea al nostro organismo
• può contenere residui provenienti dai contenitori (in particolare quelli in plastica specie se esposti a luce e calore possono dare origine a cessioni di sostanze)
• va conservata in modo adeguato
per non pregiudicarne la qualità sia da un punto di vista chimico che
microbiologico. In particolare occorre fare attenzione alla temperatura
di conservazione per evitare cessioni di sostanze dai contenitori
• ha un elevato impatto ambientale
in quando deve essere trasportata (con consumo di carburante,
inquinamento ecc.), inoltre i contenitori devono essere smaltiti, la
plastica in particolare ma anche il vetro, seppur dopo essere stato
riutilizzato più volte.
Perché viene utilizzato il cloro?
In natura l’acqua, anche quella di sorgente, è sempre stata a rischio di contaminazioni batteriologiche. In epoche passate era comune il diffondersi di epidemie dovute alla scarsa igiene e alla contaminazione dell’acqua.
Per questo motivo, gli acquedotti moderni utilizzano il cloro per sterilizzarla.
In natura l’acqua, anche quella di sorgente, è sempre stata a rischio di contaminazioni batteriologiche. In epoche passate era comune il diffondersi di epidemie dovute alla scarsa igiene e alla contaminazione dell’acqua.
Per questo motivo, gli acquedotti moderni utilizzano il cloro per sterilizzarla.
Ecco come fare per togliere il cloro dalla caraffa dell'acqua. Per prima cosa si deve prendere una caraffa e riempirla con acqua
dell’acquedotto.Senza
chiudere la caraffa con il tappo inserirla in frigorifero lasciandola
riposare per qualche ora: il cloro infatti, aiutato dalla temperatura
fredda, evaporerà naturalmente portando via con sé il caratteristico
cattivo sapore.
Assaggiate ora l’acqua e sentirete subito la differenza. Se ciò non dovesse però bastare si può inserire semplicemente del succo di limone che con la sua acidità eliminerà anche gli ultimi residui di cloro.
Assaggiate ora l’acqua e sentirete subito la differenza. Se ciò non dovesse però bastare si può inserire semplicemente del succo di limone che con la sua acidità eliminerà anche gli ultimi residui di cloro.
Purificazione con la pietra Shungite
La pietra shungite è una pietra molto particolare presente solo in Russia che ha la capacità di rendere l’acqua con cui viene in contatto pura e attiva, perfettamente adatta alla salute. Addirittura lo Zar aveva ordinato di trattare le acque con questa pietra per bonificarle completamente, visto le innegabili proprietà terapeutiche che acquistava l’acqua dopo il trattamento.
Il trattamento con la shungite deve durare almeno 24 ore, meglio 48 ore.